I mestieri del mare: cinque alternative per chi cerca lavoro

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Da sempre i porti sono crocevia di commerci, il mare viene solcato da tempi immemori con scopi economici, oltre che conoscitivi. Oggi sono numerose le professioni associate al mare, a partire dai numerosi cantieri navali presenti sul nostro territorio, così come le officine navali, alcune specializzate anche in nuovi tipi di propulsione (ad esempio quella elettrica), come ad esempio Gruppo Donatone che è attivo in provincia di Salerno dal 1960. Oltre ai classici lavori legati alla costruzione e alla manutenzione di navi (quali ad esempio meccanico motorista, elettricista, laminatore, falegname, etc.) oppure legati alla semplice navigazione (come ad esempio hostess, comandante, ufficiale di coperta, cuoco di bordo, etc.), esistono dei lavori “particolari” che si svolgono in mare (o comunque a contatto con il mare) che possono offrire interessanti opportunità di lavoro: andiamo a scoprire quali.

Il guardiano del faro

Una sconfinata distesa di acqua sulla quale si perde lo sguardo, il vento e gli schizzi di salsedine che si abbattono contro il vetro, una gracidante radio ricetrasmittente che parla di rotte e avvisi meteo: questo è lo scenario quotidiano vissuto da un guardiano del faro. Ma come si diventa il guardiano del faro? Partiamo dal presupposto che i fari sono sotto la giurisdizione della Marina Militare Italiana: fino al 1994, l’assunzione di quello che oggi viene definito operatore o collaboratore nautico avveniva tramite concorsi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale (esattamente come si fa in altri ambiti pubblici). Successivamente, si è passati a concorsi interni tesi alla riqualificazione di personale civile della Difesa: dopo l’inoltro della domanda, si seguiva un apposito corso formativo presso l’ufficio tecnico dei fari di La Spezia. Attualmente, le procedure automatizzate hanno reso quasi del tutto questo lavoro obsoleto, tanto che oggi in Italia ci sarebbero 161 faristi abilitati, ma non sarebbe possibile impiegarli tutti per via della sempre più diffusa automazione dei fari. Anche se da molti anni non viene indetto un concorso, è comunque possibile consultare il sito web della Marina Militare per restare aggiornati. C’è un’altra possibilità: acquistare un faro, rivolgendosi al Demanio, per aprire un’attività ricettiva (acquistando ovviamente una torretta dismessa, quindi solo i locali).

Piattaforme petrolifere

Qui bisogna usare il plurale, perché vi sono diversi lavori che si possono fare su una piattaforma petrolifera: ingegneri e geologi, ma anche meccanici ed elettricisti, senza trascurare cuochi e camerieri. Su una piattaforma petrolifera, dunque, lavorano numerose persone che ovviamente sono costrette a trascorrere molto tempo a stretto contatto, in uno spazio tutto sommato limitato e per un lungo periodo. Certo, lavorare in una piattaforma petrolifera è un’esperienza dura, ma c’è da dire che si tratta anche di un lavoro altamente retribuito.

Navi mercantili

Una interessante possibilità per chi ama il mare è lavorare sulle navi mercantili, ovviamente per svolgere lavori specifici in questo ambito è imprescindibile essere in possesso di titoli di studio appropriati, tuttavia esistono una serie di lavori generici che chiunque può svolgere a bordo di una nave mercantile. La procedura standard per imbarcarsi sulle navi mercantili è quella di rivolgersi alle agenzie raccomandatarie, che sono presenti in tutte le città dotate di porti mercantili e si occupano della gestione di queste navi. Per richiedere tutte le informazioni disponibili, bisogna rivolgersi agli uffici tecnici e di sicurezza delle Capitanerie di Porto, che si occupano di tutte le pratiche relative. L’iter burocratico, che può anche essere abbastanza lungo, è indispensabile per ottenere il libretto di navigazione tramite il quale si viene iscritti in un registro che consente di essere inseriti in lista d’attesa per essere chiamati dalle compagnie che ne hanno bisogno (come già detto in questo caso parliamo di mansioni generiche, quindi un imbarco come mozzo).

Navi da crociera

Lavorare sulle navi da crociera offre numerose opportunità, vi sono una serie di figure che svolgono vari lavori sulle navi da crociera, a volte anche molto specifici. Ogni compagnia ha un suo sito web in cui è possibile trovare tutte le informazioni necessarie, spesso si trovano anche le posizioni lavorative aperte. In ogni caso, lavorare su una nave da crociera richiede grande motivazione e competenza nel mestiere che si svolge a bordo, le gerarchie su una nave sono molto importanti e gli spazi limitati, uniti alla lunga assenza da casa, possono mettere a dura prova psicologicamente chi sceglie questo tipo di professione.

Lo Skipper

Questo è un mestiere che può essere estremamente gratificante per chi ama il mare, lo skipper è un lavoro molto impegnativo, di estrema responsabilità e che richiede delle competenze altamente specialistiche. A seconda del tipo di contratto, ci sono tre tipologie di skipper: con contratto annuale presso armatore, con contratto stagionale presso armatore oppure stagionale presso agenzie di charter. Ovviamente, è necessario possedere la patente nautica e poi bisogna anche essere in possesso del titolo professionale marittimo di conduttore di imbarcazioni adibite al noleggio, che viene rilasciato dalla Capitaneria di Porto competente. Sicuramente si tratta di un lavoro avvolto da un alone di romanticismo, che permette di visitare anche luoghi meravigliosi, ma che può anche presentare condizioni estreme che bisogna saper affrontare e gestire, come nel caso di una tempesta.

(Fonte: voglioviverecosì.com)